Chiusa con un bilancio molto positivo l’edizione 53 dedicata alla Russia
Sarà la civiltà musicale dei Paesi scandinavi a essere protagonista della 54° edizione del Festival delle Nazioni di Città di Castello, in programma a fine estate 2021. L’annuncio è stato dato questa mattina, in occasione della conferenza stampa di chiusura dell’edizione 2020, dal presidente Leonardo Salcerini e dal direttore artistico Aldo Sisillo, insieme al sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta.
«Il Festival delle Nazioni quest’anno ha vinto una sfida, – ha dichiarato il direttore artistico Aldo Sisillo – perché ha creduto nell’idea di ricominciare a vivere dei momenti musicali collettivamente, e non solo in streaming o da remoto: vivere la musica insieme è un momento fondante delle nostre relazioni sociali, che crea identità e senso di comunità. I Paesi scandinavi sono una assoluta novità per il Festival delle Nazioni: l’anno prossimo aggiungeremo quindi una sfida a un’altra sfida, sempre con l’ottica di dare, della Nazione ospite, un panorama musicale più ampio possibile, che non si limiti a indagare le migliori istanze di ambito classico e tradizionale, ma che arrivi anche a presentare le novità di quelle culture musicali anche dal punto di vista del pop».
Alla conferenza stampa di chiusura del 53° Festival delle Nazioni ha fatto gli onori di casa il presidente Leonardo Salcerini: «Voglio ringraziare tutti coloro che, dando prova di un forte attaccamento al Festival delle Nazioni, hanno dato vita all’edizione di quest’anno. Ed è un ringraziamento sincero perché quello che sono riusciti a fare è stato davvero degno di rilievo. È stato molto significativo il risultato ‘qualitativo’, ma anche in termini di numeri abbiamo avuto molte soddisfazioni: penso al successo del concerto di Vinicio Capossela di ieri sera, che ha registrato il sold out inaugurando una delle piazze – la neoriqualificata Piazza dell’Archeologia – più affascinanti di Città di Castello. Ma penso anche al programma artistico nella sua interezza, che è stato bellissimo, seppur non completamente realizzato a causa delle difficoltà dettate dall’emergenza epidemiologica: l’auspicio è di poter recuperare alcuni degli appuntamenti più significativi in un prossimo futuro».
«L’emergenza Covid-19 ha costretto il Festival delle Nazioni a un’edizione ridotta – ha dichiarato il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta – e a un’organizzazione obiettivamente più complessa rispetto al passato. È stata un’edizione di transizione, ed è andata bene sia per la qualità degli spettacoli che per la partecipazione del pubblico. Ma soprattutto perché il segnale di voler proseguire in questa esperienza, con in questa formula, è stato forte e chiaro. Grazie al fondamentale impegno degli enti pubblici, che speriamo possa essere consolidato e eventualmente ampliato, il Festival delle Nazioni ha superato la prova del Covid-19 e per questo possiamo guardare al futuro con un certo ottimismo».