Sara Pastine violino, Giulia Contaldo pianoforte
duo vincitore del Concorso Alberto Burri 2017
LUDWIG VAN BEETHOVEN Sonata n. 7 per violino e pianoforte op. 30 n. 2 in do minore
MAURICE RAVEL Sonata per violino e pianoforte n. 2 in sol maggiore
LEOŠ JANÁČEK Sonata n. 3 per violino e pianoforte VII/7
Violino e pianoforte, in duo, sembrano combinarsi in modo perfetto. Eppure, amalgamare i loro timbri ha costituito una sfida per molti musicisti nel corso dei secoli. Dopo Mozart, è Beethoven a segnare una linea di non ritorno, raggiungendo il culmine del genere con la seconda sonata dell’op. 30: la straripante energia e la cupa agitazione non possono più essere incanalate nei limpidi e simmetrici schemi settecenteschi, generando una tensione che a tratti sembra sul punto di esplodere. E se nell’Ottocento, dopo di lui, solo alcuni tra i grandi praticano questa forma compositiva, è nel Novecento che molti autori tornano a occuparsene, attratti indubbiamente da una nuova concezione del timbro che permette di valorizzare la diversità sonora dei due strumenti. Lo sa bene Ravel: nella sua seconda sonata, incastona in una forma ‘classica’ elementi esotici e insoliti, stilemi jazz. E poi Janáček: accanto ai capolavori del teatro musicale moderno, scrive un piccolo gruppo di pezzi strumentali preziosi, tra cui spicca senza dubbio la terza sonata per violino e pianoforte.
Sonata che fa da filo conduttore tra i due concerti In duo: qui eseguita nella versione originale, sarà infatti proposta anche nella trascrizione per clarinetto e pianoforte.
A ripercorrere queste tre tappe cruciali della letteratura cameristica è il duo classificatosi al primo posto nel Concorso nazionale Alberto Burri 2017, promosso dal Festival delle Nazioni per valorizzare e supportare i più talentuosi gruppi giovanili di musica da camera.
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