Pavel Šporcl violino
e il suo Gipsy Way Ensemble
Tomáš Vontszemü cimbalom, Ján Rigó contrabbasso, Zoltán Sándor viola/chitarra
JOHANNES BRAHMS / PAVEL ŠPORCL Ungarische Tänze n. 5
JOHANNES BRAHMS / PAVEL ŠPORCL Ungarischer Csardás |
JENŐ HUBAY / PAVEL ŠPORCL Scene de la Csárda n. 5 op. 33 Hullámzó Balaton
IVÓ CSÁMPAI, TOMI VONTSZEMÜ Hommage a János Bihari
BÉLA BABAI Capriccio
PAVEL ŠPORCL Gipsy Fire
PAVEL ŠPORCL Kde domov můj (Dove è la mia patria) inno nazionale della repubblica ceca variazioni virtuose per violino solo
PABLO DE SARASATE Zigeunerweisen op. 20
ASTOR PIAZZOLLA Ave Maria
ASTOR PIAZZOLLA / PAVEL ŠPORCL Fantaisie transylvanienne
ASTOR PIAZZOLLA / PAVEL ŠPORCL Russische Fantasie II
ASTOR PIAZZOLLA / PAVEL ŠPORCL Nane Cocha
VITTORIO MONTI / PAVEL ŠPORCL Csárdás
Pavel Šporcl è conosciuto il tutto il mondo per la sua straordinaria abilità tecnica, per l’instancabile attività tesa ad avvicinare alla musica cosiddetta ‘colta’ un pubblico sempre nuovo, per l’amore per la cultura musicale del suo Paese e per il suo iconico violino blu, che in qualche modo sintetizza e simbolizza queste diverse istanze. «Da molti anni cerco di espandere i confini della musica classica al più ampio spettro di ascoltatori – ha dichiarato il musicista – e cerco di farlo anche attraverso gli oggetti che da secoli ci circondano. Questo è il motivo per il quale ho chiesto al miglior liutaio della Repubblica Ceca di costruire un violino per il nuovo millennio. Un violino di colore blu, su mia richiesta, che rappresenti un nuovo approccio alla tradizione, un simbolo di ribellione contro le regole e le convezioni».
A suo agio in assoli virtuosistici così come in formazione cameristica o accanto alle più prestigiose orchestre classiche, Šporcl si presenta al Festival delle Nazioni con il suo ensemble gitano, per farci conoscere l’anima musicale della sua terra.
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