Sara Pastine violino
Giulia Contaldo pianoforte
Giovanni Punzi clarinetto
CLAUDE DEBUSSY
Sonata per violino e pianoforte
ZHOU LONG
Taiping Drum per clarinetto e pianoforte
CLAUDE DEBUSSY
Estampes per pianoforte
BÉLA BARTÓK
Contrasti per violino, pianoforte e clarinetto SZ 111
La presenza di tradizioni musicali altre ha da sempre stimolato la creatività dei compositori della musica colta occidentale. Ma è solo nel corso del Novecento, che il contatto diretto con la realtà sonora di popoli e culture lontane ha permesso un vero e proprio incontro. Claude Debussy e Béla Bartók sono stati tra gli artisti più sensibili e aperti alle suggestioni musicali provenienti da mondi diversi: il primo rimase folgorato dall’esotismo e andò molto oltre l’uso meramente ornamentale che di certa nuova musicalità orientale avevano fatto i compositori precedenti; mentre l’ungherese arrivò a includere nelle sue partiture elementi tematici e ritmici provenienti dalla musica contadina dei magiari. Dal ventesimo secolo agli anni Duemila, l’interesse per il dialogo tra Occidente e Oriente non si è affievolito, anzi ha continuato ad appassionare, seppure con diverse forme, i compositori di nuova musica. Ne è un esempio significativo l’opera del sino-americano Zhou Long, vincitore del Premio Pulitzer 2011: emigrato negli Stati Uniti, il compositore originario di Pechino ha trovato nella rigidità della rivoluzione culturale proletaria cinese lo stimolo per creare un proprio linguaggio e sperimentare inedite tecniche compositive.