Mattia Aceto clarinetto, Silvia Ciammaglichella pianoforte
LEOŠ JANÁČEK Sonata n. 3 VII/7, trascrizione per clarinetto e pianoforte
BOHUSLAV MARTINŮ Sonatina per clarinetto e pianoforte H 356
CLAUDE DEBUSSY Première Rapsodie per clarinetto e pianoforte
FRANCO DONATONI Clair I per clarinetto
FRANCIS POULENC Sonata per clarinetto e pianoforte FP 184
Nel centenario della morte, non poteva mancare un piccolo omaggio a Claude Debussy. La Première Rapsodie appartiene all’ultima fase creativa del compositore francese: fu composta nel 1909, per il Conservatorio di Parigi, come partitura da leggere a prima vista per il concorso di clarinetto dell’istituto, quindi con dedica al docente dello strumento, Prosper Mimart. Pur non essendo considerato tra i suoi capolavori, questo pezzo mantiene meritoriamente un posto di prestigio nella letteratura cameristica per clarinetto e pianoforte, perché è indiscutibilmente una pagina brillante, altamente virtuosistica, imprevedibile e mutevole nel suo andamento, e perché si distingue per la raffinatezza della ricerca timbrica, caratteristica precipua dello stile impressionistico di Debussy.
Uno stile che ha fatto scuola, e che ha rappresentato per tutto il Novecento un punto di riferimento imprescindibile, dal quale trarre ispirazione o contro il quale ‘opporsi’. Sarà evidente nell’ascolto del concerto, dove la rapsodia di Debussy è accostata a composizioni successive per la stessa formazione, create dal francese Francis Poulenc – uno dei componenti del Gruppo dei sei – e dai cèchi Martinů e Janáček. La Sonata di quest’ultimo, qui eseguita nella trascrizione per clarinetto e pianoforte, fa da filo conduttore tra i due concerti In duo: sarà infatti proposta anche nella versione originale per violino e pianoforte
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