Jihočeská Filharmonie Orchestra Filarmonica della Boemia meridionale
Jan Talich direttore, violino
ANTONIO ROSETTI (FRANTIŠEK ANTONÍN RÖSSLER) Sinfonia in sol minore M.A42
ANTONÍN DVOŘÁK Romanza in fa minore per violino e orchestra op. 11
JOSEF SUK Meditation on the Old Czech Chorale «St. Wenceslas» op. 35a
ANTONÍN DVOŘÁK Czech Suite in re maggiore op. 39
in collaborazione con Emilia Romagna Festival
Tra gli autori cèchi ancora non pienamente ‘riscoperti’ o sufficientemente valorizzati nelle sale da concerto italiane si annovera František Rössler. Nella seconda metà del Settecento, il compositore godette di una fama pari a quella di Mozart, tanto che Schubart lo definì «uno dei più celebri compositori dei nostri giorni». La sua musica fu ammirata per l’inventiva melodica, per la finezza della scrittura orchestrale e per la varietà delle sfumature dinamiche.
A Rössler sarà affiancato un autore che, al contrario, non ha bisogno di presentazioni: Dvořák visse in pieno la stagione del Romanticismo musicale, passando da una fase giovanile segnata dall’ammirazione per Wagner a uno stile più legato ai modelli brahmsiani e alla riscoperta delle tradizioni popolari. I due brani in programma risalgono proprio al periodo in cui il boemo decise di dare una nuova direzione alla sua musica: se la Romanza segnò l’inizio di uno ‘stile’ originale meno legato all’influenza wagneriana, la Suite cèca si attesta tra le pagine ‘slave’ più emblematiche del suo catalogo.
Josef Suk fu l’erede spirituale di Dvořák: di lui allievo al Conservatorio di Praga, divenne anche suo genero sposando la figlia Otilka. La Meditazione proposta ora nella versione per orchestra – dopo l’esecuzione dell’Athenäum Quartett dell’originale per quartetto d’archi – durante la seconda guerra mondiale divenne una specie di manifesto nazionale contro l’occupazione tedesca.
[Best_Wordpress_Gallery id=”40″ gal_title=”7 settembre 2018_Jihočeská Filharmonie”]