BRUNDIBAR
opera per bambini in due atti, libretto di ADOLF HOFFMEISTER, traduzione di MARIA TERESA MILANO
musica di HANS KRÁSA (versione Terezin 1943)
editore proprietario Bote & Bock, Berlino, rappresentante per l’Italia Casa Ricordi, Milano
Tony Contartese regia, scene, costumi, Mario Cecchetti direttore
Ensemble da camera di Città di Castello
Coro di voci bianche dell’Associazione Octava Aurea e dell’Istituto comprensivo statale Alberto Burri di Trestina
Simone Nocchi, Mailis Põld, Marco Ferruzzi maestrI collaboratorI, Klara Luznik, Francesco Banconi maestri preparatori, Catharina Sharp preparatrice vocale, Alessia Martinelli assistente alla produzione
Pepicek Beniamino Manoni
Aninka Sofia Falorni
Brundibar Davide Francesconi
Il gelataio Eleonora Ciocca
Il panettiere Camilla Noschese
Il lattaio Veronica Marinelli
Il poliziotto Carolyn Beck
Il passerotto Caterina Manoni
Il gatto Benedetta Simonini
Il cane Aisling McGuinness
coproduzione Festival delle Nazioni e Fondazione Teatro Comunale di Modena, in collaborazione con Scuola comunale di musica Giacomo Puccini e Istituto comprensivo statale Alberto Burri di Trestina
Quella di Brundibar è una storia dolorosa ma piena di speranza. Opera per voci bianche del compositore ceco Hans Krása, uno dei tantissimi musicisti che persero la vita nella tragedia dell’Olocausto, fu composta nel 1938 per un concorso di opere per bambini che non si svolse mai e venne rappresentata per la prima volta nel 1942 nell’orfanotrofio ebraico della Praga occupata dai nazisti, quando il compositore era già stato deportato a Theresienstadt e le autorità tedesche avevano proibito ogni manifestazione culturale ebraica.
La storia, in apparenza, non tocca neppure lontanamente i temi della deportazione e della vita nel Lager: è il semplice racconto di buoni sentimenti infantili che si contrappongono alla cattiveria di un adulto – il suonatore di organetto Brundibar – che assomiglia a una sorta di perfido Mangiafuoco. Grazie alla collaborazione di tre animali, un cane, un gatto e un passero, i bambini riusciranno a liberarsi di lui e dell’orrore dilagante causato dalla sua malvagità, acquisendo la consapevolezza che «la forza è nata dall’union».
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